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Etiopia arte
Il settentrione dell'Etiopia, in particolare
il nord ovest, è una delle regioni più ricche del
paese, per quanto riguarda cultura, storia, architettura e bellezze
naturali.
L'antica città di Gondar è caratterizzata
da una quantità enorme di castelli e fortezze.
Tra le bellezze naturali, spiccano la
regione del lago Tana e le cime delle montagne Simein,
e per finire le sorprendenti cascate del Nilo Blu.
La musica rappresenta una delle
maggiori forme espressive artistiche diffuse tra i popoli.
Gli strumenti più usati sono i tamburi, di varie misure
e fogge, come il Negarit, il Kebero e l'Atamo. Oltre a questi ci
sono strumenti musicali originali propri dell'Etiopia come la Kerar:
la Lira a sei corde.
La Begana, il più diffuso strumento a corda
etiopico, che assomiglia alla lira dei greci e dei romani, è
ritenuta una replica dell'Arpa biblica di Davide.
Lo strumento più usato rimane
comunque il Masenko, la cui sola corda è ricavata
dalla criniera di cavallo, ed è l'unico strumento etiopico
suonato con un arco.
Comuni tra i pastori gli strumenti a
fiato, come il Washint e l'Emblita, ricavati da canne
di bambù.
Un altro strumento a fiato molto usato è il Meleket,
lungo quasi un metro simile ad una tromba. Il più grande
tra gli strumenti di bambù è il Chechazey,
costruito con il bambù e l'esofago di un bovino. Nelle cerimonie
religiose vengono usati dei piccoli campanelli, i Tsinatsil e
i Quatchel.
POLIFONIE ETIOPICHE
In Etiopia esiste per tradizione la
pratica del canto polifonico che nel sud del paese riveste una fondamentale
importanza. Nel sud est, per gli abitanti della città di
Harar, i canti parlano di assenza e di memoria,
di bambini partiti lontano, come a porre al riparo il dolore materno
per la loro lontananza.
Nel paese dei Dokos,
nel sud ovest, qualsiasi istante della vita è ritmato dai
canti, ogni gesto quotidiano è accompagnato dal proprio canto.
Attraverso i canti si evocano gli eroi mitici, i guerrieri, ma anche
gli avi e gli antenati. Il canto diventa una forma di espressione
che racconta l'identità di questi uomini, donne e bambini
e di ciò che essi portano come memoria, cultura, sentimento,
religiosità.
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